From Marinella
Friday, 11th February 2005, 18:26
Carissimo Mio,
Ti ringrazio davvero per avermi regalato la storia tua e della tua famiglia. Che mi avevi cominciato a raccontare quando ci siamo conosciuti, ma più che raccontare lasciandomi intuire un segreto di dolore.
Come sai anche mio padre e mia madre si sono conosciuti e sposati a Pola nel 45, alla fine dell’ultima guerra mondiale, prima di scappare con tutta la famiglia abbandonando amici, luoghi, la tipografia del nonno.
E anche mio padre era militare, e anche lui e mia madre e le loro famiglie hanno la stessa storia di profughi che lasciano tutto e portano con se soltanto ricordi.
E anche loro, proprio perché avevano vissuto la guerra in una terra di confine, hanno insegnato ai figli a non odiare nessuno e a considerare la differenza una grande ricchezza per la pace e la convivenza.
Spero di vedere la costruzione di un Europa dei popoli e non degli Stati, di leggere il tuo libro e di rivederti presto. Naturalmente nell’ordine temporale inverso!
Un grande abbraccio,
Marinella Viglione